Archive for aprile, 2012

Fratelli adottivi

Per la serie “i fattori ambientali possono prevalere su quelli genetici”….ecco qui i due fratelli adottivi…non di sangue, ma accomunati oltre che dal colore del mantello da una storia simile di second chances in life

Qualche volta si detestano…ma ormai sono etologicamente simili come due veri fratelli!

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Addio Corolla, bentornata Micra!

Sempre in tema di riuso e riciclo degli oggetti, di recente mi sono trovata a vendere la mia amata Corolla, compagna affidabile dei miei ultimi 7 anni e 172mila km…e a riutilizzare la mitica Micra, classe 1993, color celeste metalizzato (allora rivoluzionario, ora un po’ démodé), l’auto che ha accompagnato me e le mie amiche nelle piccole avventure dei 18-20 anni dalla fine del Liceo all’inizio dell’università…Serena te la ricordi??!!

Anche le automobili devono avere una seconda occasione!

La Corolla in partenza per altri lidi.

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I colori della primavera – 2

 

Rosa, che tenerezza! (giardino di casa, Monza e Brianza).

 

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I colori della primavera

Giallo, che meraviglia! (Campo di colza, Monza e Brianza).

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Oggetti polifunzionali!

Cosa intendo?? Sono quelli oggetti creati e venduti per uno scopo…che possono essere utilizzati in casa o nella vita quotidiana per qualcosa di diverso, più creativo o più utile alle nostre esigenze!

O anche oggetti vecchi destinati alla discarica…che possono essere trasformati e tornare ad avere una nuova vita e una nuova dignità!

Non tutti ovviamente… se poi comunque ce ne vogliamo disfare, prima della discarica c’è sempre il mercatino dell’usato…gran bella invenzione! Gli oggetti “circolano” e passano in nuove mani che ne hanno bisogno, non contribuiscono ad aumentare la gran quantità di rifiuti che devono essere smaltiti…e in più possiamo anche ricavarci qualche Euro.

Some examples are coming soon…..:)

E.g.,

Bidone della spazzatura??

NO!! …un pratico portariviste!!

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I miei primi 18…km

Per tutta la vita sono stata più o meno negata con lo sport. Da piccola facevo ginnastica artistica, ma una serie di difetti fisici (la “bassezza”, le mani sudate…), insieme ad una certa mancanza di competitività e di determinazione, mi impedivano di fare la pertica, la ruota, la verticale…insomma un piccolo disastro! A scuola ero negata per tutti quelli sport di squadra generalmente molto amati dagli altri compagni, come la pallavolo, il basket…per non parlare degli sport estivi da praticare in vacanza come il beach volley e il nuoto. L’unico sport che mi riusciva piuttosto bene era il tennis, anche se il fisico mingherlino e la mancanza di “cattiveria” mi facevano quasi sempre perdere con i miei coetanei.

Ci voleva la crisi esistenziale dei 30 anni (come dice Linus la corsa è una pratica cui di solito ci si avvicina dopo quell’età) per avere la mia seconda vera opportunità! Fu da allora che mi avvicinai alla corsa…prima per scaricare le tensioni personali e sentirmi più in forma…poi per dimagrire e snellire gambe e fianchi…ma sempre in modo discontinuo, tra alti e bassi, e senza un obiettivo specifico. Il 2011 è stato l’anno decisivo: complice un compagno personal trainer che mi sprona sempre a migliorare e il fatto di esserci iscritti ad un gruppo podistico (mai avuto prima in vita mia un certificato di attività agonistica!!). L’obiettivo ora c’è ed è sempre più vicino (la mia prima mezza maratona), ma soprattutto è subentrato un fatto fondamentale: ora amo correre così come sono, senza orpelli inutili, senza musica nelle orecchie, senza una compagnia che mi distragga dalla fatica o un evento “obbligatorio” cui partecipare…

Amo sentire il mio respiro passo dopo passo, guardare intorno a me il paesaggio che cambia, sentire il calore del sole e il vento che mi accompagna, sentire la gambe stanche che continuano a proseguire km dopo km…nel silenzio dei miei pensieri e delle tensioni che piano piano lascio sulla strada dietro di me. I miei primi 18 km all’idroscalo di Milano (peraltro luogo assolutamente da rivalutare) e sono felice!

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Berlino

Una città che ha sfruttato al meglio le sue seconde-terze-quarte…possibilità!!

Certamente tre giorni non sono sufficienti per capire una città, però è stato sufficiente “assaggiarne” le tappe principali di un turista comune per conquistarci e convincerci a tornare presto. Sorprende soprattutto la capacità (degli amministratori locali, della gente, degli architetti, degli artisti…) di ricostruire intere piazze e quartieri in poco più di 20 anni, con l’entusiasmo di sperimentare soluzioni moderne, di non temere le scelte più ardite e meno convenzionali, di innovare senza dimenticare, di conservare la memoria storica come qualcosa di prezioso senza eccessiva retorica e senza voltarsi troppo indietro a guardare…insomma una città che guarda avanti!

Confrontare le foto di com’era Postdamer Platz ai tempi del Muro con quelle scattate oggi mette davvero i brividi…così come camminare tra i blocchi di cemento del Monumento all’Olocausto

Tra i momenti più belli il pranzo trascorso al “Cafe am Neuen See“…un angolo di natura e di serenità nel cuore della città. Una metropoli che ha il sapore dell’Europa, spazi ampi, modernità e natura…internazionale. Ich liebe Berlin!

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Alberigo

Ho avuto la mia seconda occasione quando sono stato abbandonato in una gabbia con la zampa ferita davanti alla porta del canile-gattile di Monza. Forse vivere in un gattile tutti quei mesi in uno spazio ristretto convivendo con tanti miei simili non era proprio l’occasione della vita….ma almeno avevo cibo, un riparo e una carezza (quando non mordevo “l’avventore” di turno). Ma la vera terza occasione l’ho avuta quando quella famiglia mi portò via con sè nella sua casa…peccato che dopo due soli giorni mi restituirono al gattile a causa del mio caratteraccio….uff si torna alla vita del gattile.

Poi un giorno – 15 dicembre 2007 – quella coppia desiderosa di salvare uno “sfigatto” si fece convincere a portarmi via con sè…del resto chi era più sfigatto di me? Scorbutico, manesco, testardo, mangione, ladruncolo….neanche bello poi con quelle macchie nere distribuite a casaccio su fondo bianco…la prima notte con loro recitai la parte dell’angioletto (del resto dovevo fare qualcosa per cambiare in meglio la mia vita), poi il mio caratteraccio inevitabilmente riemerse senza freni…però stranamente quei due resistevano…giorno per giorno…e addirittura mi amavano per quello che ero! Da un lato inspiegabile….dall’altro una conferma della mia irresistibilità di gattone maschio dominante.

Insomma…la mia quarta occasione è stata quella giusta e definitiva…certo a volte mi insultano (anche se il mio caratteraccio con l’età si è molto addolcito), ma so per certo che questa volta nessuno mi abbandonerà.

Caro Alberigo, ladruncolo dolce a volte malmostoso spesso cocciuto ma sempre insostituibile….ti vogliamo bene!

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Intro

Il Leitmotiv della mia vita. Di seconde possibilità ne ho avute già molte, in amore, nel lavoro, nella vita quotidiana…e le voglio sfruttare tutte!

3 sezioni (almeno per ora): Human beings and Animals, Nature and Ecology, Things, per provare a descrivere alcune delle “seconde occasioni” che si possono avere e dare ad oggetti-piante-animali-esseri umani…buona lettura!

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